Teatro Paisiello e Teatro Apollo di Lecce
Gianluigi Gherzi, Fabrizio Saccomanno
IL PAESE CHE NON C’È. Viaggio nel popolo delle montagne
in collaborazione con UIKI onlus rete – Ufficio d’Informazione del Kurdistan in Italia
e GUS – Gruppo Umana Solidarietà “G.Puletti” onlus
Abbiamo incontrato il “paese che non c’è”. Abbiamo incontrato un popolo, quello curdo, che ha ricominciato a sognare. Sogna di poter essere popolo, senza diventare stato. Di poter vivere in una terra di pace. Dove la diversità delle religioni, delle etnie, non provochi massacri. Dove la gente possa decidere del proprio destino, autogovernandosi. Dove le donne possano uscire dalle proprie case,
scoprendo finalmente il volto e prendendo la parola. Abbiamo sentito quella loro storia come una storia che parla a noi. È possibile un altro respiro? Un altro sentimento del vivere? Della lotta, della battaglia, dell’amore, dell’incontro con il mondo? Abbiamo infine seguito le storie di quel popolo da noi, in Italia.
Comune di Lecce e Teatro Pubblico Pugliese
"Sto scrivendo dalla cella di una prigione. Ma non sono in prigione. Sono uno scrittore. Non sono né dove sono né dove non sono. Potete imprigionarmi, ma non potete tenermi in prigione. Perché, come tutti gli scrittori, ho il dono della magia. E so benissimo passare attraverso i muri". Ahmet Altan
Le barriere e il loro superamento. Un tema forte che caratterizzerà la Stagione teatrale del Comune di Lecce col Teatro Pubblico Pugliese nel 30esimo anniversario, 1989-2019, del crollo del Muro di Berlino. Abbattimento di muri che dividono un paese dall’altro e impediscono il libero fluire di genti, costumi e culture. Cultura della tolleranza, libertà di circolazione, tematiche e spunti di riflessione che sono diventate urgenze in un momento storico come questo. Dallo slogan del Salone del libro sociale di Roma, alle parole di Leogrande, permane un pensiero: paura e rabbia che si affermano ogni giorni e che si accompagnano da nazionalismo generando una spinta dal collettivo all’individualismo. Il teatro può contribuire ad una nuova riflessione storica e da Lecce si alza un monito con la proposta di produzioni drammaturgiche capaci di stimolare il pensiero in queste direzione.
I quartieri periferici, ad esempio, sui quali si lavora affinché possano rientrare sempre più nelle dinamiche di vita sociale e culturale, lì dove i muri non sono muri, ma possibilità di espressione, richieste ed urgenze nella vita di tutti i giorni. Sarà allora un affresco di giovani writer il cuore dei manifesti della stagione teatrale in uno scatto corale nella prima settimana di dicembre alla quale parteciperanno i cittadini della 167, pubblico e stampa. Tanti e scelti i temi che attraversano i 19 spettacoli che metteremo in scena al Teatro Apollo e al Teatro Paisiello, ognuno con la propria proposta di scardinamento di luoghi comuni, gessi mentali, dogmi, tabù. Un’analisi attraverso spettacoli, testi, regie che va dalla storia dei popoli, allo studio delle lingue (siciliano, sardo, napoletano), alle terre di confini e frontiere. Analisi che verrà affrontata anche in incontri col pubblico nelle scuole, librerie, all’Università.