Continua la rassegna teatrale "L'Indisciplina. Teatro Resistente" a Levèra. Il terzo appuntamento è per domenica 12 dicembre con Fabrizio Pugliese in "L'ACQUA SANTISSIMA. L'ultimo giorno di Don Salvatore".
Testo e regia: Francesco Aiello, Fabrizio Pugliese
Musiche: Remo De Vico
Che cosa determina la non contraddizione tra la cultura mafiosa e quella cattolica? Com’è possibile all’interno della stessa Chiesa la presenza di un Dio dei carnefici e un Dio delle vittime?
In scena sarà un mafioso stesso a parlare; storie e fatti sono filtrati attraverso il suo sguardo…
La mafia può contare su miti potenti, riti, norme e simboli di forte presa senza i quali sarebbe come un popolo senza religione, senza ideologia…
I mafiosi hanno costruito un’immagine di se da ‘uomini d’onore’, paladini dell’ordine che fanno giustizia, ma nella loro lunga storia non hanno mai difeso i deboli contro i forti o i poveri contro i ricchi…
La mafia è un fenomeno di classi dirigenti, di potere…
Abbiamo dato forma ad una creatura narrante, un’anima nera, il lato oscuro del pensiero meridiano…
“L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n’è uno, è quello che è già qui, l’inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione ed apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.” (Italo Calvino)
#Sipario ore 20.30.
***Ingresso con tessera #arci 2019/2020 + contributo***
#Info e #prenotazioni: 389425057 | 3891081226
Levèra
via Bellini, 24 - Noha (Galatina)