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2022-03-24 19:00 - 23:59

 

Sabato 26 marzo (ore 19 - ingresso libero - prenotazione consigliata 3496415030) appuntamento alla Libreria Idrusa di Alessano, dove Iovane dialogherà con Maria Giulia Falzea

IL LIBRO
Sanremo, 26 gennaio 1967. La Riviera è pronta a ospitare il Festival della Canzone Italiana: i giornalisti già parlano di un’edizione rivoluzionaria, perché sul palco si sfideranno la vecchia guardia guidata da Claudio Villa e Domenico Modugno e le voci nuove, come I Giganti, Little Tony, Lucio Dalla. E Luigi Tenco. Tenco è più conosciuto come autore che come interprete ed è lì perché vuole che il grande pubblico impari ad apprezzarlo: ha deciso che d’ora in poi nelle sue canzoni parlerà di problemi sociali, di disoccupazione, di legge sul divorzio, di mafia, e vuole che tutti lo ascoltino, anche il pubblico delle canzonette, perché “le idee non valgono da sole, valgono solo se qualcuno le recepisce“. Insieme a Dalida, la diva francese con cui ha avuto un’intensa ma breve relazione, canterà Ciao amore, ciao che racconta la grande emigrazione dalla campagna verso la città, una canzone orecchiabile ma impegnata. Mentre si avvicina il momento dell’esibizione, però, Tenco capisce che sta tradendo se stesso, che lui non ha nulla a che fare con quel mondo. È nervoso, beve, le ultime prove sono un disastro, e quando sale sul palco appare già rassegnato; l’esibizione è pessima, le giurie bocciano la canzone, che non viene nemmeno ripescata. La delusione lo rende furioso, non segue Dalida e gli amici della casa discografica al ristorante, torna in albergo. Alle 2,10 viene ritrovato morto, disteso sul pavimento della sua camera. Attraverso testimonianze e una meticolosa ricerca d’archivio, Antonio Iovane ricostruisce in un lunghissimo piano sequenza l’ultimo giorno di vita di Luigi Tenco ma anche le ore successive, quelle in cui si accavallano dichiarazioni terribili da parte di colleghi cantautori e giornalisti, quelle del più tragico e indegno “show must go on” che l’Italia abbia mai conosciuto. Un uomo solo non cerca di far luce sul presunto suicidio di Luigi Tenco, ma racconta con la forza immersiva del romanzo il tormento, le contraddizioni e i sogni di un artista fuori dal tempo.

L'AUTORE
Antonio Iovane, classe 1974, è nato e vive a Roma. Giornalista di Gedi Digital e scrittore, ha già pubblicato "La gang dei senzamore" (2005) e "Ti credevo più romantico" (2006) per Barbera editore, "Il segreto del Mago Bubù" (2019), favola illustrata da Ellekappa per Albe edizioni, "Il brigatista" (2019) e "La seduta spiritica" (2021) per minimum fax.

Info
www.conversazionisulfuturo.it – 3394313397

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  • 2023-09-30 19:00 - 2023-09-30 23:59

    Pianista, compositore e arrangiatore e docente di grande talento ed esperienza, Massimo Fedeli presenta la colonna sonora di Stolen Moments, un film non ancora uscito nelle sale la cui trama vede protagonista un pugliese travolto dalla passione per il Jazz!
    Una serata - evento nella splendida cornice di Palazzo Sangiovanni ad Alessano vede protagonista la musica per il cinema.
    Sul palco il maestro romano Massimo Fedeli, autore della colonna sonora del film Stolen Moments, affiancato da cinque eccellenti musicisti pugliesi.
    Il concerto sarà arricchito da aneddoti e interventi di Fedeli che illustreranno al pubblico le fasi principali della costruzione di una colonna sonora.
    Stolen Moments lungometraggio di Stefano Landini, è una storia di Jazz ed emigrazione ambientata tra la Puglia e Torino negli Anni Settanta. Nel film appaiono: Nicola Nocella, Antonella Carone, Pupi Avati e Paolo Sassanelli.
    La Colonna Sonora è stata scritta da Massimo Fedeli ispirandosi al Jazz degli anni Settanta con varie sfumature di genere tipiche del periodo storico, con colori che, seguendo le vicissitudini della trama, assumono tonalità amare, drammatiche, sensuali e ironiche.
    I brani verranno suonati dal seguente Sestetto:
    Massimo Fedeli: Pianoforte, Rhodes
    Enzo Lanzo: Batteria
    Mattia Pellegrino: Conrabbasso
    Emanuele Coluccia: Sax Tenore
    Alberto Di Leone: Tromba e Flicorno
    Lorenzo Lorenzoni: Trombone

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