Giovedì 10 giugno esce “Racconti”, l’Ep d’esordio di Miriana Faieta, cantante e cantautrice abruzzese, pubblicato su etichetta Sun Village Records per la distribuzione di I.R.D.
Racconti presenta un susseguirsi di storie e immagini descritte con un linguaggio
vivo, giocoso, nell’intento di recuperare il senso della meraviglia proprio dei
bambini. L’infanzia perduta, l’incomunicabilità con il mondo, il senso della
vocazione, la nostalgia: sono questi solo alcuni dei temi trattati nell’album e
legati insieme da raffinatezze armoniche e timbriche. Spicca l’uso di strumenti
orchestrali, come il fagotto, il clarinetto, il trombone e il glockenspiel,
cuciti timbricamente su un’armonia di stampo jazzistico e una ritmica solida e
ben strutturata.
Nel disco sono presenti musicisti di grande rilievo nel panorama musicale
nazionale: Emanuele Ciampichetti al
basso (bassista per Dodi Battaglia e Radio 2 Social Club, dove ha avuto modo di
accompagnare Mannoia, Bersani, Giorgia, Tosca, ed altri); Michele Santoleri alla batteria, Pietro Pancella al contrabbasso e Christian Mascetta alla chitarra (vincitori, insieme a Miriana, di
concorsi jazz internazionali e facenti parte della ritmica di Gegè Telesforo); Giulio Gentile al pianoforte (Orchestra
Nazionale Jazz di Pino Jodice) e Atreo
Cincaglini al trombone
Il disco sarà presentato ufficialmente in concerto venerdì 18 giugno alle ore 18,00 presso Palazzo De Mayo in Largo
Martiri della libertà a Chieti con la collaborazione con l’Associazione di
giovani teatini Chamomile.
“Racconti” è pubblicato da Sun Village Records, una division di Workin’ Label, etichetta pugliese indipendente che annovera nel suo catalogo Carolina e Filippo Bubbico, Luca Alemanno, Dario Congedo, Cristiana Verardo.
TRACKLIST
- Il sasso nella tasca
- Carolina
- Lo chiami Dio
- Il professore
- Le otto notti
- Nostalgia
Credits:
pianoforte Giulio Gentile, chitarre Christian Mascetta, batteria Michele
Santoleri, basso
Emanule Ciampichetti, trombone Atreo
Ciancaglini.
Musica e testo di Miriana Faieta.
Mix e master di Filippo Bubbico.
GUARDA NEGLI STORES https://backl.ink/145827444
BIOGRAFIA
Miriana Faieta nasce a Penne
(PE) il 10/06/1996. Con una laurea
di mediazione linguistica alle spalle, attualmente frequenta il corso di laurea
magistrale in Canto jazz al Conservatorio Luisa D’Annunzio di Pescara. Si
perfeziona, inoltre, tramite seminari, tra cui quelli di Enrico Pieranunzi,
Miles Griffith della New York Jazz Academy, Gianna Montecalvo, Tiziana
Ghiglioni, Gegè Telesforo, il Dott. Franco Fussi e Cheryl Porter.
Nell’ambito Jazz ha collaborato sul palco con Gegè Telesforo, Max Ionata, Dario
Deidda, Domenico Sanna, Pasquale Strizzi, Tony Pancella.
Impegnata come vocalist per il gruppo Koinaim e per il Gegè Telesforo Group,
nel 2020 avvia il suo primo progetto da solista.
Nel 2017 risulta prima classificata con i Koinaim in due concorsi jazz
internazionali: il Chicco Bettinardi e il Tuscia In Jazz European Award, mentre
nel 2018 viene selezionata tra i finalisti del Premio Marco Tamburini
aggiudicandosi il secondo premio assoluto.
Nello stesso anno incide il primo lavoro discografico con i Koinaim, “View in
Pieces”, e con loro si esibisce in diversi festival jazz internazionali, come
il Piacenza Jazz Fest, dividendo il palco con il grande sassofonista e
compositore Javier Girotto, e il Pescara Jazz Fest. È inoltre ospita del
programma radiofonico “Soundcheck 24” di Gegè Telesforo su Radio24.
Nell’estate del 2019 entra a far parte del Gegè Telesforo Group che la porta
sui palchi di tutta Italia, partecipando a festival come: Roma Jazz Festival
(Casa del Jazz) feat. Max Ionata, Festival Internazionale del Jazz della
Spezia, Stornarella Jazz International Music Festival, M&T Festival XXVI
edizione, Visioninmusica 2020.
Nel giugno 2019 si esibisce con i Koinaim in una live performance streaming
negli studi di La Repubblica per il programma Webnotte di Giovanni Assante.
Nel settembre 2019 si esibisce nella giornata Jazz Italiano per le Terre del
Sisma nel quintetto “Human Emotions” di Emanuela di Benedetto.
Nella stagione invernale
2019/2020 è, insieme con la sua band, protagonista del programma televisivo di
Gegè Telesforo “Variazioni su tema” andato in onda su Rai5.
Nel 2019 collabora alla stesura del volume “Singen wir zusammen”, edito per Nep
Edizioni, per il quale cura un’analisi linguistica e stilistica di un brano di
Gino Paoli e corrispondente versione tedesca di Udo Jürgens.
Nel 2020 si esibisce con i
Koinaim in un concerto online per il Pescara Jazz Fest, e poi dal vivo nelle
ultime edizioni del Dusk Festival e “Le Notti del Marrucino” nell’arena La
Civitella di Chieti.
Nel giugno 2021 vede le stampe il suo primo lavoro discografico da solista,
“Racconti”, edito da Sun Village Records.
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“RACCONTI” GUIDA ALL’ASCOLTO BRANO PER BRANO
Il sasso nella tasca
La fantasia dei bambini è il loro superpotere segreto: è capace di trasformare gli oggetti, di creare mondi nuovi, di vedere oltre la realtà. E come ci si sente quando, da adulti, ci si rende conto di aver perso questo superpotere? Il sasso nella tasca racconta il rammarico di aver perso quel coraggio sfrontato e fantasioso che è proprio dell’infanzia.
Carolina
Carolina non è solo una storia di sterilità. È la storia di un corpo arrabbiato e represso. Carolina è una donna che non riesce ad avere figli ed incolpa se stessa; si priva del diritto di esprimere la sua rabbia, perché questa rabbia non è materna, non le è concessa, non è permessa. E così mette su una maschera, quella della donna perfetta e della madre ideale, e ci riprova… ancora.
Lo chiami Dio
Il singolo tratto dall’EP si intitola “Lo chiami Dio”. È una tematica che di primo acchito può spaventare: sarà un brano bigotto, anticlericale, un mattone troppo pesante da digerire? Ma basta ascoltarlo una volta sola per accorgersi che non è nulla di tutto questo: se è vero che siamo fatti a immagine e somiglianza di Dio, allora è vero anche che con Dio si può giocare. E più noi ci aspettiamo che sia un punto fermo nella nostra vita, più lui scappa e si trasforma. E così, in questo brano, diventa il peggiore della classe, quello all’ultimo banco; diventa un autobus, un gatto, un ballerino che di continuo ride di e con noi.
Il professore
Il Professore nasce dalla sensazione di fare tutto giusto ma di non saper comunque vivere. Non bastano i libri, non basta la cultura, per qualche motivo la vita non è più un regalo ma un peso sul petto. Ed è proprio quando il professore si avvicina alla sua ora fatale, che finalmente comincia a capire che la vita è un gioco, è tragicomica, è un’opera buffa.
Le otto notti
Questo brano ha per soggetto il rituale d’accoppiamento delle lucciole, che vede la lucciola femmina emettere luce ad intermittenza ogni notte finché un esemplare maschio non si accorge di lei. La nostra lucciola, però, sente di avere una vocazione diversa: non la luce, ma la voce sarà lo strumento attraverso cui vuole farsi conoscere dal mondo. Troverà chi saprà ascoltarla?
Nostalgia
Nostalgia è un grande quadro, una carrellata di immagini che ci raccontano la nostalgia non come rimpianto, ma piuttosto come strumento di introspezione, che ci permette di dare valore al tempo che passa, alle assenze, ai nostri “altrove”.
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