“Sassidacqua” è il titolo
del quinto lavoro discografico di Mino De Santis. Arrangiato, registrato
e missato da Marcello Zappatore, pubblicato da Il Cantiere con la
produzione esecutiva dell’Associazione Civilia,il cd – in uscita
il 9 luglio e distribuito anche in edicola (dal 15 luglio) con quiSalento
– propone dieci brani originali del cantautore salentino. Tra gli ospiti
Giuliano Sangiorgi che, per gentile concessione della Sugar, duetta con
De Santis nel brano “Caddhripulina”.
Testimone di usi e tradizioni del meridione e del Salento, di storie di vita tra il triste e il comico, senza perdere mai l’ironia e la musicalità tipica dei cantautori italiani, Mino De Santis prosegue il suo viaggio dopo il sorprendente esordio con “Scarcagnizzu” (Fondo Verri, 2011) e “Caminante” (Ululati/Lupo Editore, 2012), la conferma di “Muddhriche” (Ululati/Lupo Editore, 2013) e la maturità di “Petipitugna” (Abac Edizioni, 2016). Passano gli anni ma De Santis resta un fuoriclasse, unico nel suo genere perché ama ancora raccontare e lo fa come potrebbe fare un fotografo con le sue istantanee, un pittore impressionista nel fermare tutto su una tela o il saggio del paese nel riferire vizi e virtù della sua gente. Con dovizia e ironia.
In questa nuova avventura De Santis (voce e chitarra) è affiancato da Marcello Zappatore (chitarra, basso, tastiere, percussioni e arrangiamenti), Dario Congedo (batteria), Pantaleo Colazzo (fisarmonica), Mauro Semeraro (mandolino) e Massimo Marcer (fiati). Alcuni brani sono impreziositi dalle voci di Giuliano Sangiorgi (“Caddhripulina”), Cristiana Verardo (“Chiove e ieu…” e “Reuma”), Marta De Giuseppe (“Bandista claudicante”, “Reuma” e “Chiove e ieu…”), dallo schiocco di dita di Giuseppe Stamerra (“Bandista claudicante”) e dal vocio e dai bisbigli di Samanta Campa (“Malanghizzi corne e liti”). I disegni della copertina e del booklet sono a cura dell’illustratore Enzo De Giorgi, già autore del libretto del disco “Il grande freddo” di Claudio Lolli (targa Tenco come miglior album del 2017), che con Sassidacqua prosegue la sua ricerca sul tema “Affiorare, germogliare, rinascere”.
«Le mie canzoni nascono da una necessità: parlano di
alberi e di animali, di colori terrosi o liquidi, di arrivi e di partenze, di
assenze e di presenze, in sintesi parlano di contrasti così come del resto è la
vita, fatta di polarità opposte apparentemente inconciliabili. Apparentemente,
appunto…», sottolinea Mino De Santis. «Non mi riusciva di
trovare un titolo più appropriato da quello che infine ho scelto. L’ho pensato
ed è subito diventato mio. Un ossimoro dove due realtà che si credono in
contrasto, durezze di sassi e fluidità di acque si fondono insieme per
diventare una cosa sola: “Sassidacqua” scritto tutto attaccato, un solo
pensiero quindi a fondere il solido e il liquido, l’amaro e il dolce, il dubbio
e le certezza, la regola e l’eccezione che la conferma», racconta.
«E lu osci e lu crai e lu sempre e lu mai e lu nienti e lu
tuttu e lu bellu e lu bruttu e lu vasciu e lu ertu e lu chiusu e lu pertu e lu
intra e lu fore e la capu e lu core e la spina e la rosa suntu tutta na cosa (E
l’oggi e il domani e il sempre e il mai e il niente e il tutto e il bello e il
brutto e il basso e l’alto e il chiuso e l’aperto e l’interno e l’esterno e la
testa e il cuore e la spina e la rosa sono tutti una cosa). Sono opposti che
finalmente si abbracciano per diventare un corpo unico completandosi a vicenda
per darci un abbozzo, un’idea di ciò che può essere inteso come destinazione da
raggiungere, Unità e Infinito», prosegue il cantante
salentino.
«Chi conosce le mie canzoni sa che in esse risata e
malinconia convivono nello stesso spazio e nello stesso tempo. L’urgenza di
raccontare mi spinge dove va l’emozione, qualunque essa sia, anche in apparente
contrasto. Persino i suoni di queste due parole, sassi ed acqua, sono in
opposizione, sferzante il primo, morbido il secondo, ma ben sappiamo che nulla
può esistere senza il suo contrario così come sappiamo che solo grazie ai
contrasti possiamo avere visione della realtà. Un po’ mare un po’ terra è ciò
che siamo noi».
Tracklist
1 – Reuma
2 – Canto dalla terra
3 – La legge te li tardi
4 – Chiove e ieu…
5 – Malanghizzi, corne e liti
6 – Caddgripulina
7 – Il mare
8 – Bandista claudicante
9 – Tonio e concetti
10 – Patrunu te nenti
Line up
Mino De Santis – voce e chitarra
Giuliano Sangiorgi – voce in “Caddhripulina” per gentile concessione della Sugar
Cristiana Verardo – voce in “Chiove e ieu…” e “Reuma”
Marta De Giuseppe – voce in “Bandista claudicante”, “Reuma” e “Chiove e ieu…”
Marcello Zappatore – chitarra, basso, tastiere e percussioni
Dario Congedo – batteria
Pantaleo Colazzo – fisarmonica
Mauro Semeraro – mandolino
Massimo Marcer – fiati
Giuseppe Stamerra – schiocco di dita in “Bandista claudicante”
Samanta Campa – vocio e bisbigli in “Malanghizzi corne e liti”
Credit
Disegni e progetto grafico di Enzo De Giorgi
Arrangiamenti, missaggio e mastering – Zappastudio di Marcello Zappatore – Giorgilorio (Le) Produzione artistica Associazione Civilia
Prodotto da Il Cantiere – Laboratorio musicale di Luigi Russo – Cutrofiano (Le)
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