Domani, 16 giugno, Muto Musicale.
Daniele Sepe ed Alessandro D'Alessandro in
“Preferisco l’ascensore”
di F. C. Newmeyer e S. Taylor con Harold Lloyd (1923)
info 3381200398.
Qualche info su Daniele Sepe!
Nasce nel quartiere Posillipo di Napoli nel 1960. A soli sedici anni, nel 1976 partecipa allo storico disco "Tammurriata dell'Alfasud" dei Zezi, gruppo operaio di Pomigliano d'Arco.
Si diploma in flauto al Conservatorio "San Pietro a Majella" di Napoli. Dopo alcuni anni di esperienza prima come flautista classico, poi come sassofonista turnista, nel 1990 realizza il suo primo album autoprodotto: Malamusica.
I suoi album incontrano subito il parere favorevole della critica, ma è soltanto col quarto, Vite perdite (1993), realizzato dalla Polosud Records e distribuito in tutto il mondo dall'etichetta tedesca Piranha, che le vendite decollano.
Nel 1996 pubblica Viaggi fuori dai paraggi,
la sua prima antologia, con la quale ha inizio una
collaborazione con il manifesto che dura sino al 2007.
Nel 1998 l'album "Lavorare stanca" gli frutta la targa Tenco come migliore album in dialetto.
Nello stesso anno diventa maestro concertatore alla prima edizione del festival "La Notte della Taranta" a Melpignano.
Il suo sassofono è presente sui dischi di molti artisti tra cui Nino D'Angelo, Gino Paoli, Eduardo de Crescenzo, Mia Martini, Teresa de Sio, Roberto de Simone, Peppino Gagliardi, Nino Bonocore, R oberto Murolo, Vinicio Capossela, 99 Posse e tantissimi altri ancora...
Nel 2015 fonda il collettivo “Capitan Capitone e i fratelli della Costa” con cui pubblica due album, contemporaneamente inizia la sua collaborazione live in Napoli Trip di Stefano Bollani.
Numerose sono le sue collaborazioni con altri musicisti (La Banda Improvvisa, Ensemble Micrologus), Stefano Bollani, Roberto Gatto e con registi cinematografici e teatrali (Mario Martone, Davide Ferrario, Gabriele Salvatores - Amnèsia-, Enzo D'Alò, Renato Chiocca, Terry Gilliam - "The Wholly Family”), Gianfranco Pannone, Antonietta De Lillo.