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Tempo di “Luce”: fuori il primo album di Calvosa & Zalles, un viaggio nella world music tra arbëreshë, Tunisia e Salento dove la contaminazione di stili e linguaggi diventa manifesto di vita e umanità Per i due musicisti, un inno alla vita dopo mesi di buio. 12 brani tra balkan/rock, afro/funk e tradizioni del Sud Italia per ritrovare nuova luce. E un esperimento tutto nuovo: un album in formato chiavetta usb. C’è il senso di smarrimento di una generazione intera, un intreccio di emozioni universali. Culture, suoni e influenze che cercano voce con un forte senso di riscatto. E poi la consapevolezza e la fiducia di un nuovo ritorno, con la forza dirompente della “Luce” che torna a dare una direzione a tutto e tutti. Scritto durante il lungo e profondo periodo di lockdown, “Luce” – che sarà disponibile su tutte le piattaforme a partire dall’11 ottobre – è il primo album realizzato dai musicisti Calvosa & Zalles, progetto nato nel 2019 dall’incontro del trombettista calabrese Emanuele Calvosa (che ha all’attivo importanti collaborazioni con Takabum Street Band, Brunori SAS, Cesare Dell’Anna e Opa Cupa, Red Basica, Tekemaya) con il chitarrista e bassista calabro albanese Fabio il Zalles (leader della storica band arbereshe “Spasulati”). “Luce” vuole essere un inno alla vita, un richiamo primordiale alla bellezza della musica, un manifesto universale sul valore della contaminazione musicale. Un vero e proprio viaggio nella world music che, carico di culture, di stili musicali, di voci, strumenti e lingue – i 12 brani sono stati registrati e mixati tra Calabria e Salento con l’etichetta “11/8 Records” – trasporta l’ascoltatore in una scatola di ricordi e di tradizioni balcaniche e africane. Ma non solo. “Luce” è un progetto che parla l’arbëreshë (lingua originaria di Zalles), il tunisino, fino ad mescolarsi al dialetto salentino di Marco Perrone, alias Puccia degli “Apres La Classe”, con sfumature che spaziano dal Balkan/Rock all’Afro/Funk e si nutrono delle atmosfere della bande musicali del Sud Italia dov’è cresciuto Calvosa. Suonato e cantato come si faceva una volta, “Luce” rappresenta una guida per uscire dal “buio” profondo del tunnel, quello della pandemia, per raggiungere una dimensione nuova, quella della rinascita. La copertina è stata ideata e realizzata da Antonio Capodieci e avrà anche una “forma” tutta sua, molto particolare: il “disco” sarà contenuto e distribuito su una chiavetta usb, formato ormai universale e tascabile riproducibile su diversi dispositivi. TRACKLIST 1) True sorry (Live Session Studio) 2) Meglio in Nero (feat. Puccia) 3) Abat jour (feat. Irene) 4) Che Rabbia 5) Meli (feat. Bader) 6) Hotel Albania 7) Zwitt 8) Canto Jenit 9) Dimer 10) Tetris 11) Bugie 12) Marcia Caratteristica

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